Teulada - Guida Turistica

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.: TEULADA
 Teulada è un comune di circa 4.000 abitanti della provincia di Cagliari.
 Il nome Teulada risale al latino "tegula", dalla produzione locale di terracotta, praticata in questo primo insediamento di epoca romana.
 Il territorio di Teulada fu anticamente abitato da popolazioni autoctone, come testimoniato da una ventina di nuraghi, in pessimo stato di conservazione, e da altri resti archeologici rinvenuti all'interno della grotta di Monte Sa Cona, sfruttata dai pre-nuragici come luogo di sepoltura, che ha restituito frammenti di ceramica riferibili alla 'cultura Bonnanaro'. 
 La mancanza di altri dati sulle culture pre-nuragiche va attribuita alle lacune della ricerca scientifica, sostituita dall'azione più spedita e certamente dannosa dei 'cercatori di tesori'.
 A partire dall'Età del Ferro, intorno ai secoli IX-VIII a.C., le coste sarde sono costellate di insediamenti fenici e, in seguito, punici: uno di questi era quello di Malfatano, di cui rimangono i ruderi di un "tophet" sull'isoletta di Tuerredda e quelli dell'ormai sommerso "Porto di Melqart"; inoltre, dietro la spiaggia di Piscinnì, è ancora visibile una cava punica. 
 La zona in seguito fu popolata dai Romani che nei pressi del mare, ed esattamente nella zona di Sant'Isidoro, vi costruirono Tegula: una tappa importante nella strada commerciale che si snodava lungo la costa occidentale e che comprendeva Caralis, Nora, Bithia e Sulci. Tuttavia non possiamo sapere dove passasse precisamente la strada, dato che per ora non è stato trovato alcun miliare.
 Il territorio fu occupato anche dai Bizantini, come testimonia la grande torre a pianta quadrata in località Sant'Isidoro.
 Del resto si sa che il centro che oggi si chiama Teulada e che nel corso della storia ha spesso cambiato nome (Taolai, Talaro, Taular, Tablada, Teglada e infine Teulada), ha mutato molte volte anche sito. Ricostruire gli spostamenti urbani nel tempo sarebbe compito di intense campagne di scavo, che finora non hanno potuto aver luogo per ragioni di natura economica e militare, dato che una parte del comune è in regime di servitù militare; 
 Sappiamo comunque che il centro di Tegula nel Medio Evo subì due ricostruzioni in posizione sempre più arretrata verso l'interno, in conseguenza della malaria e delle razzie saracene che, tra il XV e il XVII sec. si accentuarono sino a causare il completo abbandono del villaggio. La sua ultima e definitiva ricostruzione risale all'epoca della dominazione spagnola, quando un decreto reale incoraggiò alcune famiglie provenienti dal Sulcis e da tutta l'isola a stabilirsi nei suoi pericolosi territori in cambio dell'annullamento dei loro debiti: incominciò a prendere vita un piccolo agglomerato a circa 7 Km dal mare che aumentando col tempo costituì il nuovo centro di Teulada; il feudo, dopo una serie di successioni, agli inizi del  '700 passò ai Sanjust che stabilirono qui la loro residenza sino alla completa estinzione del feudalesimo nel 1839. In tutto questo periodo la storia del paese si svolge attorno ai suoi signori: furono edificate nel '600 le torri difensive costiere  (Torre del Budello, di Malfatano, di Piscinnì, di Porto Scudo), e in seguito la chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna del Carmine, la scuola elementare e il ponte che unisce le due sponde del fiume 'rio Launaxi'; nel 1720 inoltre, Giovanni Battista Sanjust e la moglie donna Maria Grazia Cathalan, fecero edificare la chiesetta di San francesco d'Assisi, in forme tardo-gotiche, abbandonata dai frati Mercedari nel 1954 e recentemente restaurata.